Come un Data Analyst può aiutare una PMI a crescere con i dati
Jun 5, 2025

Nel contesto attuale, le piccole e medie imprese (PMI) sono chiamate a fare scelte sempre più rapide, misurate e strategiche. Per riuscirci, non basta l’intuizione: servono i dati. È qui che entra in gioco la figura del data analyst.
Chi è e cosa fa un data analyst
Un data analyst è un professionista che raccoglie, pulisce e interpreta dati con l’obiettivo di estrarre informazioni utili per guidare le decisioni aziendali. Ma non si tratta solo di numeri: si tratta di trasformare i dati grezzi in insight, ovvero indicazioni pratiche che permettono a un imprenditore di capire dove intervenire per migliorare i propri risultati.
Nel contesto di una PMI, il ruolo del data analyst può fare la differenza su più fronti.
Dove può fare la differenza
Un data analyst ben integrato nella strategia aziendale può:
Identificare i canali di marketing più efficaci
Rilevare inefficienze nei processi interni
Misurare il rendimento di campagne pubblicitarie
Scoprire nuovi segmenti di clientela
Ottimizzare il funnel di vendita
Spesso le PMI non dispongono di reparti interni dedicati all’analisi. Questo significa che un supporto anche solo temporaneo può rappresentare un vantaggio competitivo enorme, soprattutto se il lavoro del data analyst si integra con strumenti accessibili come Looker Studio, Google Analytics 4 e dashboard personalizzate.
Perché un approccio data-driven è sostenibile (anche per le PMI)
Spesso si pensa che la cultura del dato sia riservata a grandi aziende o startup tech. In realtà, oggi gli strumenti sono più accessibili che mai. E un data analyst può aiutare una PMI anche con budget contenuti, iniziando da una configurazione GA4 ben fatta e una semplice dashboard eCommerce che mostri le metriche davvero rilevanti.
Questo approccio graduale consente anche alle aziende più piccole di prendere decisioni più intelligenti, testare le azioni e vedere cosa funziona — senza sprecare tempo o soldi.
Un caso reale
Immagina una piccola azienda che vende prodotti artigianali online. Grazie a una prima configurazione di Google Analytics 4 e a una dashboard creata con Looker Studio, ha scoperto che il 70% degli utenti abbandonava il carrello su mobile. Questo ha portato a un investimento mirato sull’esperienza utente da smartphone, aumentando le conversioni del 20% in tre mesi.
Senza i dati, quell’informazione non sarebbe mai emersa con chiarezza.
Da dove iniziare
Per una PMI che vuole iniziare a usare i dati in modo strategico, il consiglio è di partire con obiettivi semplici e misurabili:
Chiedersi: "Quale problema vogliamo risolvere con i dati?"
Installare e configurare Google Analytics 4
Scegliere 2–3 KPI rilevanti per il proprio business
Creare una dashboard chiara per monitorarli
Iterare: guardare, testare, adattare
Un data analyst esterno può aiutare in questa fase con formazione, setup e strategie personalizzate, lasciando poi all’azienda la gestione autonoma.
Conclusione
La figura del data analyst non è un lusso per le PMI, ma un alleato strategico per prendere decisioni migliori, ottimizzare risorse e crescere in modo sostenibile.
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